Missione scientifica del Laboratorio degli Annali di storia dei mutamenti globali


Il Laboratorio e la ricerca scientifica                                                                        

Il Laboratorio degli Annali di storia dei mutamenti globali è un Ente scientifico no profit fondato e diretto dallo storico Carlo Ruta con l’intento di sperimentare modelli interpretativi e percorrere nuovi tragitti d'indagine, sulle linee di una ricerca storica rigorosa, puntata sulle aperture a tutto campo. Il Laboratorio intrattiene contatti di lavoro con comunità scientifiche ed enti nazionali ed esteri. Rapporti di partenariato e di collaborazione sono operanti attualmente con il Centre National de la Recherque Scientifique francese, il Laboratorio di Storia Marittima e Navale di Genova, la New York University, la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Milano, l'Università degli Studi di Genova, l'Università degli Studi di Milano e l'Università di Siena.


Il Laboratorio e gli orizzonti della storia

Missione del Laboratorio degli Annali di Storia è quella di oltrepassare un orizzonte resistente di vedute, di radice etnocentrica, che viene presentato come assiomatico e «insuperabile». Per disincagliare e mobilitare la materia storica occorre fuoriuscire da logiche rigidamente binarie e dai cliché di una rappresentazione perfettamente cadenzata tracciata quasi con riga e compasso, e con paratie stagne. È importante che il fatto storico, per forza di cose plurale e complesso, sia spostato e disseminato su varie «lunghezze», spaziali e temporali, materiali e culturali: cosa che implica anche aggiustamenti e correzioni sul piano metodologico.

Il paradigma investigativo della lunga durata su cui, nelle prospettive aperte da Ferdinand Braudel, al crocevia della lunga vicenda annalistica francese, hanno lavorato e continuano a operare generazioni di studiosi, rimane fecondo, come punto fermo e canovaccio praticabile, quando adottato con la necessaria circospezione, per evitare i rischi di determinismi di ritorno. Ma la conoscenza storica non può evitare il contatto con oggettività differenti, tra le quali un ruolo fondamentale è quello esercitato dalle discontinuità materiali e, soprattutto, dalle grandi distanze, rette da mobilità strategiche, in un quadro ampio di diversificazioni culturali, organiche e geoclimatiche. 

Di epoca in epoca la storia è stata sorpresa e scossa possentemente dal mare, dalle steppe, dai deserti, dalle grandi piste del ghiaccio, in definitiva da quelle vie, fondamentali, che hanno fondato le mappe dell’instabilità, in un quadro appunto di movimentazioni e razionalità strutturanti. È allora importante investigare a fondo questi territori storici, materiali ma anche immateriali, culturali, organizzativi e immaginativi, che si pongono oltre le semplificazioni antinomiche del "centro" irradiante e di una periferia che assorbe. 



Il laboratorio e la memoria scientifica
Uno degli obiettivi fondamentali del Laboratorio è preservare la durata delle discussioni prodotte, dei materiali, dei dati, delle fonti. Lo scopo è quello di garantire una memoria resistente del lavoro che va svolgendosi. Per questo motivo, i convegni, i seminari e le conferenze, sia curati dal Laboratorio in autonomia, sia effettuati in sede di partenariato scientifico con altre istituzioni, vengono registrati e inseriti in una banca dati di prossima istituzione. Vengono inoltre trascritti su supporto cartaceo, catalogati per tema e conservati in varie copie, fruibili e consultabili in archivio e negli archivi degli Enti partner e nelle biblioteche pubbliche, anche universitarie, italiane ed estere, come materiale scientifico disponibile. L’obiettivo è, in conformità con i diritti di conoscenza che vanno riconosciuti alle generazioni presenti e future, di non perdere nulla di quel che si produce nei contesti operativi del Laboratorio degli Annali.


I convegni internazionali del Laboratorio

Nel lavoro del Laboratorio degli Annali di storia dei mutamenti globali sono fondamentali appunto le sinergie scientifiche, che vengono garantite attraverso rapporti stabili di partenariato con altre istituzioni di ricerca. In tale contesto si provvede a realizzare due convegni internazionali di studio ogni anno, seguendo una linea della massima apertura disciplinare. Il Laboratorio provvede inoltre, in autonomia, a istituire un programma di seminari scientifici, in presenza e in streaming.

In questo quadro di attività scientifica del Laboratorio, i convegni internazionali rivestono un ruolo centrale, poiché sono intesi come momenti sintetici, di confronto allargato e banco di prova del lavoro prodotto. Su piano del metodo e dei criteri operativi, si intende fuoriuscire anzitutto dal modello del convegno-contenitore, molto diffuso oggi, privo di un reale e vincolante filo conduttore. L'appuntamento scientifico parte invece dalla definizione di ambiti tematici che non sono casuali ma ispirati da esigenze oggettive, di rilievo strutturale, e, in particolare, dalle elaborazioni del Laboratorio in corso d’opera.

Il campo è sufficientemente esteso ma gli obiettivi sono mirati e i confini tematici sono definiti con chiarezza. La missione rimane quella di produrre conoscenze nuove, coese e di spessore paradigmatico. L'invito rivolto ai relatori, convocati sulla base del effettive competenze scientifiche, illustra brevemente i contenuti che stanno alla base del Convegno. L'invito è corredato da un elaborato scientifico di base, da cui prendere le mosse. Gli studiosi, raccolte le premesse tracciate, sono invitati quindi a discuterle e, ovviamente, ognuno imposterà il suo contributo scientifico nei modi che ritiene opportuni, sulla base dei propri interessi disciplinari».


L'Area multimediale del Laboratorio

L'area multimediale, anch'essa no profit, produce materiali cartacei, seminari e lezioni in video, strumenti di comunicazione digitale e altri prodotti telematici inerenti al lavoro storiografico che va compiendosi. Essa costituisce quindi una struttura interna, di lavoro mirato, che produce solo strumenti comunicativi che fanno parte integrante della mission dell'Ente scientifico. La coordinatrice tecnico-organizzativa dell'area multimediale è Giovanna Corradini.


Archivio storico del Novecento
L'Archivio storico contiene oltre 100.000 documenti, in massima parte originali, sul Novecento, messi a disposizione dal direttore scientifico del Laboratorio. Questo materiale è attualmente in corso di digitalizzazione ai fini di possibili forme di fruizione.

Le sezioni fondamentali sono: 

1) La vita politica in Italia dal primo Novecento, attraverso documenti di partiti e istituzioni;

2) le guerre del Novecento, attraverso lettere autografe dal fronte, foto e altri materiali;

3) l’emigrazione italiana del dopoguerra, attraverso le lettere di emigrati e altri documenti;

4) la vita intellettuale nel Novecento, attraverso manifesti, locandine, lettere;

5) il cinema d’impegno sociale e civile dal 1950 al 1990, attraverso i manifesti dei film;

6) 1968-1977. Gli anni della contestazione attraverso ciclostilati, fogli a stampa e libri;

7) Giornalismi e poteri profondi nell’Italia degli anni settanta, in 5.000 documenti: atti istruttori, lettere, carte, inchieste e resoconti;

8) i grandi eventi mondiali nei rotocalchi italiani, dagli anni venti al 1980;

9) Gutenberg in Italia. L’industria libraria del XX secolo, attraverso la reclame illustrativa, corrispondenze, segnalibri e altro;

10) Il prodotto dell’industria italiana del Novecento attraverso la reclame;

11) letterature underground in Italia negli anni settanta e i contatti con Jack Hirschman e Lawrence Ferlinghetti, attraverso ciclostilati, lettere, libri e altri documenti;

12) Folk e pop. Reportage fotografici dai primi anni settanta del Novecento

La Redazione scientifica

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